Docenti, immissioni e aumento stipendiale
Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, cerca di chiudere nel più breve tempo possibile il rinnovo del contratto scuola valevole per il triennio 2019-2021. Sul tavolo delle trattative ci sarebbe un aumento stipendiale medio di 120 euro, più un piano di assunzioni di circa 55.000 docenti.
Come segnala La tecnica della scuola «Chi, allo stato attuale, è supplente nella scuola secondaria, ma con più di tre anni di insegnamento potrebbe dover svolgere un percorso universitario di un anno: un tirocinio che li qualifichi professionalmente e li porti in cattedra. Il Miur dovrà allargare la quota riservata ai docenti con 36 mesi di servizio per il prossimo concorso d’autunno (attualmente è al 10%)».
Per l’esattezza, con 48.536 i posti indicati dal Miur al ministero dell’Economia per la scuola secondaria di primo e secondo grado, meno di 17 mila quelli del primo ciclo, 2.910 per ricoprire il ruolo da capo d’Istituto, quasi giunto agli orali, più altri 2.004 posti come Dsga. Inoltre, la prossima settimana si avvierà un tavolo per attivare i nuovi Pas (corsi abilitanti a pagamento), riservati ai precari cosiddetti “storici”: il Miur vorrebbe farlo per 20 mila supplenti, i sindacati ne chiedono ben 50 mila. Di immissioni in ruolo straordinarie per il personale Ata, se si eccettuano i circa 12 mila posti riservati ai lavoratori socialmente utili, per il momento nulla è stato esplicitato.
Tornando alle cifre, ossia i presunti 120 euro lordi al mese: questa potrebbe essere la cifra su cui potrebbe attestarsi la trattativa per gli aumenti stipendiali attesi per il rinnovo del Contratto 2019/21. Lo spiega Corrado Zunino su Repubblica.it : «Sul contratto la volontà dichiarata dal governo è quella di chiuderlo a breve recuperando l’inflazione programmata: il 4,1 per cento su tre anni. Sono 2 miliardi sull’intero comparto pubblico. Declinati sulla scuola, porterebbero un aumento medio di 110-120 euro lordi per ogni insegnante. Un anno fa Valeria Fedeli chiuse a 96 euro».