Iscrizioni, tutti dati dal MIUR
Continua il trend positivo relativo alla scelta del percorso di studi secondario in Italia. Anche nel 2021, infatti, gli indirizzi liceali si accaparrano il 57,8% di desiderata dei ragazzi e delle ragazze che a settembre andranno in prima superiore (un anno fa erano il 56,3).
Lo mostrano i risultati sulle iscrizioni all’anno scolastico 2021/22 pubblicati ieri dal ministero dell’Istruzione. Emergono altri numeri interessanti, soprattutto per quel che riguarda gli istituti tecnici e i professionali. Mentre i primi - grazie soprattutto al successo dei tecnologici che crescono dal 19,6 al 20,3% - tutto sommato tengono così da restare oltre quota 30%, i secondi perdono un altro punto nei consensi e scendono all’11,9.
Esistono delle eccezioni: in Veneto, ad esempio, i tecnici sono scelti dal 38% degli studenti. In Lombardia e in Emilia Romagna dove il rapporto tra tecnici e licei si muove rispettivamente da 36,2 a 52 e di 36 a 48,2. In particolare, l'Emilia Romagna conferma la leadership nella scelta dei professionali (15,8%), seguita da Veneto (13,8%), Basilicata (13,7%), Toscana (13,5%).
Opposto il panorama offerto dal Lazio, con il 71,2% di opzioni che investono il liceo. A
seguire troviamo Campania (64,3%), Abruzzo (63,9%) e Sicilia (63,8%). A proposito dei Licei, i dati evidenziano la "tenuta" del Classico, che passa dal 6,7% di iscritti del 2020/21 al 6,5 del 2021/22. Ancora in crescita lo scientifico, che sale dal 26,2% delle preferenze di 12 mesi fa al 26,9% di quest’anno.
Grazie soprattutto all’opzione scienze applicate che arriva al 10% (era all’8,9%) visto che lo scientifico tradizionale cala (dal 15,5 al 15,1%) e lo sportivo resta inchiodato all’1,8 per cento. Degno di nota è anche l’appeal delle scienze umane che
aumenta dall’8,7 al 9,7%. Destini opposti invece per l’artistico, che sale dal 4,4 al 5,1%, e il linguistico, che scende dall’8,8% all’8,4. Infine citiamo i numeri dell'europeo e dell'internazionale (fermo allo 0,5%) e del musicale /coreutico (giù dall’1 allo 0,7%).
Con la chiusura della finestra riservata alle famiglie adesso tocca alle scuole elaborare le domande e comunicare via mail - entro l’11 febbraio - se possono accettarla o se devono smistarla per carenza di posti alla seconda scelta. Con un possibile fuori programma per chi ha indicato un solo nome e si dovesse vedere respinta l’istanza.